Un pò di storia
Il Cottolengo nasce a Bra, una
cittadina piemontese, il 3 Maggio 1786 e nel 1811 viene ordinato sacerdote. Si trova
a Torino per esercitare il proprio ministero e proprio attraverso questo
servizio ecclesiale viene a contatto con la realtà sociale più degradata del
tempo; la sera del 2 settembre 1827 viene chiamato al letto della Signora Maria
Gonnet, che muore rifiutata dagli ospedali della città; questo evento lo
sconvolge, ma percepisce in esso una particolare chiamata a spendere la sua
vita per gli ammalati, i poveri più
bisognosi e abbandonati. Da quella sera comincia una nuova fase della sua
esistenza. A 41 anni inizia l’attività di accoglienza di poveri e ammalati in
poche stanze vicino alla Chiesa del Corpus Domini, e nel 1832 si trasferisce
nella periferia della città (allora Borgo Dora), dove dà l’avvio alla Piccola
Casa della Divina Provvidenza. Le sue giornate sono totalmente dedicate a
questo scopo, la fiducia nella Divina Provvidenza e la passione per i poveri si
fanno creatività senza sosta. Le varie situazioni di bisogno che incontra gli
suggeriscono di avviare nuovi servizi. Nel povero, nell’ammalato, nell'orfano,
nel disabile, vede l’immagine di Gesù. I più poveri sono i prediletti, le
“perle”, un dono prezioso. Il 27 Agosto 1833, il Re Carlo Alberto riconosce
l’esistenza legale della Piccola Casa della Divina Provvidenza e identifica nel
Cottolengo il suo Fondatore.
Il Cottolengo muore nel 1842, in 10
anni concretizza la sua ispirazione e pone le basi di una grande opera che ha
visto il germoglio di carità diventare una grande pianta e stendere i suoi rami
in Italia e nel mondo intero.
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